Pinerolo – Torre Pellice: la nostra posizione
Essendo coinvolti nella lettera che le Associazioni Ambientaliste hanno scritto al Sindaco di Pinerolo per il tramite dell’Eco del Chisone, desideriamo dare una risposta. Che, anche questa volta, coincide esattamente con quanto sostiene Luca Salvai.
Iniziamo con un fatto inequivocabile: la mancata realizzazione della parte del contratto Regione Piemonte– Trenitalia che prevede la riattivazione del tratto Pinerolo – Torre Pellice è di competenza Regionale e NON comunale, men che meno della sola Pinerolo.
Detto questo, ricordiamo che M5S Pinerolo ha scritto nel programma elettorale del 2016 che è favorevole alla riattivazione. E non abbiamo cambiato idea: il Piano della Mobilità Sostenibile realizzato dall’attuale Amministrazione racconta di decine di passaggi di bus in centro città provenienti dalla Val Pellice. Con tutto ciò che ne consegue: traffico, inquinamento, polveri, usura del manto stradale, incidenti.
Se quindi TUTTO il traffico pubblico viene convogliato nel rinnovato servizio ferroviario e NESSUN bus proveniente dalla Valle percorrerà le vie cittadine, saluteremo con grande soddisfazione questo fatto.
Il problema è che in Regione, come ripetutamente affermato pubblicamente in modo fermo ed inappellabile dall’Assessore ai Trasporti, la riapertura non è nemmeno presa in considerazione. Non se parla proprio. In pieno accordo (e gran soddisfazione) dell’altro contraente, ossia Trenitalia, a cui viene tolto un impegno a cui non corrisponde alcun interesse commerciale.
Siamo quindi di fronte a due possibilità:
- La prima è sederci attorno ad un tavolo e cercare di trarre il massimo beneficio per Pinerolo e Pinerolese da questa situazione, magari reinvestendo quanto risparmiato sul tratto Pinerolo – Torino e utilizzando al meglio il sedime ferroviario abbandonato.
- La seconda è quella di innalzare le barricate e non tanto chiedere (quello lo abbiamo già fatto ripetutamente) ma OBBLIGARE la Regione a dare corso al punto contrattuale in questione. Anche nella consapevolezza che una volta dismessa l’infrastruttura è persa per sempre. Come? Probabilmente portando davanti ad un giudice l’accordo interno Regione – Trenitalia post contrattuale come lesivo degli interessi della comunità pinerolese. Senza, però, alcuna prospettiva temporale e di risultato.
Le Associazioni Ambientaliste, nel loro ESSENZIALE ruolo di indirizzo e pungolo (lo diciamo senza ironia: molti di noi provengono dal mondo associativo nel quale torneranno conclusa l’esperienza amministrativa), ci spingono verso la seconda ipotesi. Strada legittima e percorribile, a patto di una condizione non sindacabile: che il Comune di Pinerolo non si trovi da solo in cima alla barricata ma che TUTTI i Sindaci interessati facciano fronte comune.
Ringraziando per lo stimolo ricevuto assicuriamo scriventi e lettori che, anche alla luce dei prossimi studi su possibili alternative alla ferrovia, prenderemo la decisione che sarà raccolta nel prossimo programma elettorale, visto il volgere alla conclusione del mandato amministrativo. La discussione è aperta, senza preclusioni ideologiche, in primis con le liste che insieme a noi sostengono la candidatura di Luca Salvai e poi con tutti i portatori di interesse istituzionali e non.
Sempre e solo nell’interesse della Comunità e dell’Ambiente.
M5S Pinerolo