A VOLTE SBAGLIAMO BERSAGLIO (la dovuta replica alle nostre critiche dell’ex assessore all’urbanistica Fantone)
Col nostro scorso comunicato, nel considerarlo corresponsabile della vicenda scomputo ponte Lemina – Atradius, abbiamo posto delle domande all’architetto Fantone, il quale, durante un incontro chiarificatore, ci ha fornito delle puntuali risposte.
In definitiva Fantone sostiene di non aver mai gradito il Piano Regolatore ereditato dalle giunte precedenti, sia nella filosofia di fondo (ipertrofia edificatoria), che in alcune questioni puntuali. Dei suoi 10 anni da assessore rivendica con orgoglio quanto è riuscito ad ottenere nel continuo trattare con le altre realtà che amministravano la città, anche, come dice lui, “sporcandosi le mani”. Ribadisce di aver operato per cercare di migliorare l’ambito urbanistico di sua competenza. La sua filosofia è stata quella di lavorare per mediare le spinte a lui contrarie che miravano a costruire e cementificare tutto il cementificabile dopo quasi 30 anni di attesa per l’approvazione del PRG.
Anche la Variante di Qualità da lui firmata e blandamente ripresa nell’attuale Variante Ponte andava in questo senso. Infatti è stata fatta decadere senza farla divenire operativa.
Nello specifico problema del ponte sul Lemina-transazione Atradius, Fantone sostiene che, nonostante abbia cercato di proporre delle soluzioni più “light” (ponte di dimensioni minori, ecc.), alla fine è stato obbligato ad attenersi rigidamente a quanto previsto nel Piano Regolatore.
Abbiamo accolto volentieri la disponibilità e la volontà dell’architetto Fantone di chiarire personalmente e lo ringraziamo per questo.
Se abbiamo sbagliato il bersaglio delle nostre critiche non abbiamo problemi ad ammetterlo, ma la responsabilità degli errori commessi è ovviamente sulle spalle di qualcuno che Pinerolo l’ha amministrata e la amministra. A questo punto ci chiediamo chi dovesse vigilare sulla realizzazione delle opere e sugli importi delle fidejussioni garantite dai costruttori (il mandato di Fantone si è concluso nel 2006 mentre i lavori in quell’area sono stati completati solo nel 2008). In tutta sincerità il nostro interesse non è quello di trovare un colpevole a tutti i costi ma quello di capire gli errori commessi per evitare di replicarli. Rimane pur sempre il fatto che il filo rosso conduttore che amministra Pinerolo, magari con qualche variante, è quello che imperversa da decenni e sarebbe magari interessante riuscire ad evitare che chi ha commesso errori in passato ci mostri ora come risolverli, rispolverando le solite ricette.
E’ per questo che chiediamo all’arch. Fantone ed a tutti i cittadini pinerolesi di darci una mano in questo difficile e scivoloso compito.