Cade il sindaco?
La seduta del Consiglio Comunale di ieri sera (martedì 22 ottobre 2010) ha sancito di fatto la fine dell’Amministrazione targata Covato, nonché la deriva e lo sfacelo definitivo del PDmenoelle pinerolese, il partito maggiormente rappresentato in Consiglio e che ha retto, fino ad oggi, l’attuale Giunta assieme al gruppo della Sinistra.
Tuttavia ciò che maggiormente ci rammarica è la constatazione che, anche in una ridente cittadina pedemontana delle modeste dimensioni come Pinerolo, la politica è retta da giochi di potere e squallide clientele, che rubano spazio ai lavori e alle discussioni del Consiglio sui problemi reali.
Questi i fatti.
Tre i punti di maggior interesse all’ordine del giorno:
1)elezione del nuovo Presidente del Consiglio
2)delibera sul “programma casa”
3)delibera sulla variazione di bilancio 2010
La seduta si apre con la surrogazione del Consigliere Alberto Barbero, il quale lascia l’incarico di Presidente del Consiglio per motivi di salute.
All’ordine del giorno c’è subito uno dei punti più scottanti: l’elezione del nuovo Presidente. Il Consigliere Magnano (PD) chiede una sospensione di 15 minuti che viene accordata. Dopo 40 minuti di urla i Consiglieri della maggioranza rientrano tra i banchi. Non tutti: i Consiglieri Magnano, Bordignon (già solito abbandonare l’aula in occasione di discussioni delicate come quella sull’acqua, facendo mancare il numero legale, e particolarmente attivo invece quando le discussioni sono incentrate su beghe di partito, come in occasione del serrato confronto con Covato riguardo gli stati generali del PDmenoelle, avvenuto in Consiglio qualche mese fa) e Chiabrando, tutti esponenti PD, lasciano la sala senza rilasciare peraltro alcun tipo di dichiarazione pubblica. Il Sindaco non è in grado di garantire i 16 voti di maggioranza necessari, condizione richiesta dai 3 fuggitivi PD. I lavori sono bloccati.
I moderati richiedono di invertire l’ordine del giorno per mettere ai voti la delibera riguardante il “Programma casa “. La richiesta non viene esaminata e dopo pochi minuti anche il gruppo dei moderati abbandona la sala (Forgia, Mensa e Pisaniello). A questo punto la minoranza chiede una sospensione, in quanto se abbandona la sala viene a mancare il numero legale e la seduta viene sospesa.
Dopo qualche minuto di urla, i Consiglieri di minoranza rientrano, e, nella voce del Consigliere Bagnus dichiarano che sarebbero rimasti in aula per permettere il proseguo dei lavori a patto che il Sindaco rassegni le dimissioni al termine del Consiglio. Lungo l’intervento di Bagnus, in cui ha ricordato che più volte il suo gruppo ha permesso alla Giunta di approvare delibere e mozioni garantendo il numero legale e che troppe volta la Giunta è stata sorda alle loro richieste e proposte. Dichiara inoltre che il gruppo di minoranza non può “fare la stampella” ogni volta, in seguito agli appelli al senso di responsabilità fatti dal Sindaco.
A questo punto è nuovamente la Giunta ha chiedere una sospensione. Covato rientra e dichiara che la proposta avanzata dal Consigliere Bagnus è “inaccettabile e umiliante”, e per questo rifiutata. Per altro Covato dichiara che le dimissioni le hanno chieste i tre Consiglieri PD che hanno lasciato l’aula, e non la minoranza (e chi li capisce più questi?). L’opposizione abbandona l’aula. Manca il numero legale. La seduta viene sospesa. Domani il Consiglio è convocato in seconda seduta e, da regolamento, il numero legale è minore. Covato potrebbe portare a casa le ultime delibere e rassegnare le dimissioni nei prossimi giorni.
I problemi per Covato sono iniziati quando sfiduciò l’Assessore Berti, perdendo così l’appoggio dei Consiglieri Forgia, Mensa e Pisaniello, (coacervo non ben definito, proveniente da diverse formazioni politiche, una sorta di nazionale dei voltagabbana allenata dall’ex Assessore), costituitesi nel gruppo dei Moderati. I numeri per la Giunta venivano così a mancare.
Riassumendo in parole povere il Sindaco sarà costretto a dimettersi da tre Consiglieri che hanno perso la loro poltrona di riferimento, e da altri tre pentiti di area Popolare e vicini all’ On. Giorgio Merlo che, a 6 mesi dalla conclusione naturale della legislatura, si accorgono di aver sbagliato tutto e se ne vanno. Insomma la confusione regna sovrana.
Alla luce di quanto successo traiamo le seguenti conclusioni: il PDmenoelle Pinerolese non sa dove andare, come del resto i loro gerarchi a Roma, qualcuno a sinistra, qualcuno al centro, qualcuno scappa, qualcuno viene alle nostre riunioni. Ma di questo francamente ci preoccupiamo poco.
Conclusione ben più triste è avere assistito ad una disfatta di un’ Amministrazione, per altro dal nostro punto di vista anche molto criticabile, per puri giochi politici ed evidenti manovre pre elettorali (nostra congettura, in quanto ripetiamo che i tre Consiglieri PD hanno abbandonato l’aula senza rilasciare alcuna dichiarazione sul perché della loro decisione, dunque non ci è dato saperlo, perciò inventiamo !!). Avremmo preferito assistere ad un confronto così serrato incentrato sulla bontà delle proposte fatte, sulla riuscita dei progetti, sull’energia, sull’ acqua, sui trasporti, sul consumo di territorio, sulle strategie per rilanciare il lavoro. Invece constatiamo tristemente che anche nella nostra piccola cittadina la politica troppo spesso è fatta di opportunismo e giochi di potere. Niente di nuovo.
Questa sera si replica. Spettacolo garantito. Teatrino del Comune, ore 20.30… Mangiate con calma, nessuno ha mai fretta di iniziare. Venite numerosi, è gratis (almeno quello !!!)