Davide Bono chiede dimissioni di Roberto Rosso
Il PD regala un mese e mezzo di doppio incarico a Rosso, Cota e Buonanno
Roberto Rosso, deputato a Roma, vice-Presidente della Giunta ed Assessore al Lavoro della IX legislatura in Piemonte, fatica a stare dietro i molteplici impegni dei doppi incarichi. L’intera discussione della Finanziaria della Regione Piemonte è avvenuta in Consiglio in assenza e del Presidente Cota e del vice-presidente Rosso. Peccato che, pur dichiarandosi assente per motivi di salute, Rosso risultava tra i votanti in Parlamento sulla manovra di Tremonti. Risolti quindi i problemi di salute, l’Assessore al Lavoro, non essendo a conoscenza dello sciopero dei lavoratori Sagat dell’aeroporto di Caselle, non riesce a giungere a Torino in tempo per la discussione in Aula del giorno dopo.
Il consigliere 5 stelle Bono ne chiede in aula le dimissioni secondo l’art. 122 della Costituzione che afferma che nessuno può essere al contempo eletto in Regione e parlamentare e più cittadini imbufaliti dalle notizie comparse sulla stampa cartacea e sul web creano un gruppo facebook “Rosso dimettiti” che in poche ore supera i 200 iscritti piemontesi. Per il Gruppo Consiliare moVimento 5 stelle, questo vezzo dei doppi incarichi (con un primatista assoluto nel leghista Buonanno, che, oltre che consigliere regionale e deputato, risulta anche sindaco di Varallo Sesia e vicesindaco a Borgosesia) che colpisce tutti i partiti, 5 stelle e Federazione della Sinistra esclusa (Lega Nord col capogruppo e consigliere comunale Carossa, SEL con la consigliera comunale Cerutti, PDL con Rosso ed il consigliere comunale Ravello, l’UDC col consigliere comunale Goffi) deve essere impedito per legge.
Manca infatti una legge regionale per le incompatibilità ed ineleggibilità, essendo in vigore al momento solo il Regolamento Regionale , che all’art. 17 e 18 dice che ” Le elezioni possono essere convalidate … entro 120 giorni” dalla proclamazione, cioè a metà aprile. Peccato che in sede di Giunta per il Regolamento, presediuta dal PD, si prenda come data di decorrenza il giorno dell’insediamento del consiglio Regionale, ovverosia il 3 maggio e non quello della proclamazione ad inizio aprile, adducendo una motivazione di consuetudine. I consiglieri si ritengono nel pieno delle loro funzioni a partire dall’insediamento ex-art. 18 dello Statuto, ma non così il Presidente e la Giunta tutta ex-art.50. Così, complice il mese di pausa ad agosto, e l’interpretazione dei 120 giorni come giornate lavorative, il termine ultimo sarà il 3 ottobre. In poche parole 50 giorni di doppio mandato in più per Rosso, Cota e Buonanno, con l’assenso del PD e loro sostenitori, a meno che si addivenga ad una soluzione prima.
Cosa che consideriamo difficile visto che la Lega Nord ha già iniziato l’ostruzionismo, chiedendo 20 giorni per far compilare ad ogni suo consigliere il modulo dell’autocertificazione per le incompatibilità. Prossima seduta a fine giugno, con calma.