Prima seduta
Giovedì 16 giugno 2011 si è riunito il primo Consiglio Comunale di Pinerolo.
Nella seduta si è proceduto all’investitura ufficiale del nuovo Sindaco (con tanto di giuramento e fascia tricolore), dei consiglieri e delle indispensabili cariche e organi istituzionali. La prima parte è filata via senza troppe pretese e sussulti. Le prime votazioni designano la Presidenza e la Presidenza del Consiglio e (fatto sottolineato dal consigliere Andrea Chiabrando) è curioso che il Consiglio proponga e nomini due storici liberali pinerolesi amici di lunga data: Tullio Cirri e Marcello Bruera. Nel frattempo, a sorpresa, il consigliere Masciotta si smarca dal gruppo di appartenenza (Pd) per formarne uno suo.
E’ però dal consigliere Canal che arriva una ventata d’aria fresca in grado di mitigare la calura quasi estiva e ravvivare la serata per la gremita plate di cittadini che assisteva alla seduta. Il punto su cui ha (invano) cercato di far riflettere la maggioranza è stato quello di constatare, con grande delusione, che la delega sull’edilizia pubblica non era ancora stata assegnata ad alcun assessore e lamentava la mancanza di un referente non soltanto per i membri del Consiglio ma, fatto ben più grave, per la popolazione pinerolese. La risposta della maggioranza e del neoSindaco è stata che la scelta della persona a cui affidare i destini di chi è senza casa avverrà dopo che la coalizione vincente alle elezioni avrà fatto le sue opportune valutazioni. Buttiero ha aggiunto, sempre incalzato da Canal, che se la delega non è stata data questo non significa che se ne occupi nessuno. Sarà proprio lui il referente unico su questo tema per la cittadinanza. La considerazione della opposizione, cosa di non poco conto, è che le deleghe in mano al Sindaco sono più delle buche nelle strade. Se si crede veramente all’allegoria illustrata nella foto più che in un Matador, il neoSindaco dovrà trasformarsi in Superman. Le parole tra tutte quelle pronunciate da Buttiero che più rimbombavano tra le mura della sala consiliare durante il suo discorso di investitura erano “mi prendo l’impegno” e “concertazione”. Eppure, davanti alla legittima richiesta del consigliere Canal sembrava averle dimenticate. Luca Salvai ribadisce le parole dette dal collega della Lista Covato e aggiunge il suo stupore sul fatto. Non si capacita come nessuno abbia voluto questa delega o (e prima che continui il suo pensiero viene interrotto dalla maggioranza che gli ribatte che è l’esatto contrario, tutti la volevano) come il Sindaco ritenga più importanti gli equilibri della propria maggioranza che la mancanza di edilizia popolare.
La seconda parte della serata è stata in assoluto la più scoppiettante, quella che la maggior parte dei cittadini riuniti in piccionaia si è persa (era già ora di cena) e che valeva “il prezzo del biglietto”. Per oltre un’ora si è assistito ad un ping-pong memorabile con interventi che non si sono conclusi nemmeno dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale stesso. I consiglieri Canal, Covato e Clement hanno dato vita ad un siparietto a pochi metri dalle porte scorrevoli del Municipio attirando l’attenzione dei cittadini che passeggiavano in Piazza Vittorio Emanuele. Il nuovo oggetto del contendere è stato l’impegno (disatteso secondo le opposizioni) a continuare una prassi in uso negli ultimi quindici anni di far coincidere la Presidenza di una commissione di garanzia da affidare alle opposizioni (come da Statuto) con quella (nevralgica) del Bilancio (la quinta, per intenderci). La richiesta non è solo formale visto che in Consiglio esistono situazioni particolari. Il consigliere Clement, per effetto dell’appoggio dato a Buttiero nel ballottaggio, fa parte della maggioranza (Fds ha infatti un assessorato e la vicepresidenza) ma tecnicamente occupa uno dei 10 posti dei banchi dell’opposizione. Sarebbe deleterio se la maggioranza decidesse di nominare proprio lui quale presidente garante di qualche commissione. E’ ovvio che il compito di un’Amministrazione pubblica sia quello di amministrare le entrate fiscali e destinarle a soddisfare i bisogni dei cittadini. E’ altrettanto ovvio che per svolgere al meglio le funzioni di controllo dell’operato degli amministratori è proprio questa la Commissione che deve ricevere le maggiori attenzioni da parte dell’opposizione. Bastava che il Sindaco “prendesse l’impegno” di continuare questa prassi oppure che la rinnegasse mandando al diavolo il suo proposito di riappacificare le diverse anime della politica cittadina in nome di un bene più grande. Ebbene, Buttiero non ha fatto né l’una né l’altra cosa nonostante i componenti della sua stessa maggioranza gli fossero venuti incontro esprimendosi positivamente nel merito e nonostante il crescente imbarazzo del Presidente del Consiglio Tullio Cirri chiamato lui a prendersi un impegno che il suo ruolo super partes gli negava. La soluzione al problema istituzionale è stato rimandato ad una riunione dei Capigruppo che si riunirà d’urgenza la settimana prossima.
Maggioranza ed opposizione hanno mostrato di non volersi troppo bene. Poteva essere prevedibile. Hanno anche mostrato di non essere disposti a collaborare a scatola chiusa non fidandosi reciprocamente. Questo era meno prevedibile e non sembra un buon inizio per una città ricca di problemi, per ora e per chissà quanto ancora, irrisolti.
Pier Giorgio per M5S