Resoconto del Consiglio Comunale del 9 e 10 novembre 2011. Bocciata la nostra mozione sul TAV
Il consiglio si apre con diverse comunicazioni riguardanti la recente piena dei fiumi Chisone e Pellice. La piena è stata tutto sommato ordinaria, di quelle che si verificano quasi ogni anno, e i danni nel pinerolese sono stati scarsi per fortuna.
La prima delibera in votazione nella serata di mercoledì e quella relativa alla sicurezza stradale. I 4 interventi in programma sono:
1) rotonda all’incrocio tra via Novarea e via Saluzzo,
2) rifacimento svincolo tra via cravero, via Vigone e via Moirano, nel quale verrà salvato il Cedro presente al centro dell’incrocio
3) Passaggio pedonale rialzato all’incrocio tra via Serafino e corso Piave
4) Rotonda tra via Poirino e via Bignone
Il costo complessivo degli interventi sarà di 495000 €, gran parte finanziati dalla Regione Piemonte. La votazione è la conclusione di un buon lavoro svolto dall’Amministrazione predente ed attuale. La delibera passa all’unanimità.
Il secondo punto all’OdG consiste nella modifica all’art. 49 dello statuto comunale. E’ un passaggio obbligato finalizzato all’istituzione della commissione permanente di garanzia e controllo. Il Cons. Gaido presenta un emendamento che va a completare la modifica, sostenendo che se si mette mano ad un articolo conviene farlo una volta sola, proponendo una modifica riguardante le commissioni di inchiesta, normate dal medesimo articolo.
La delibera a questo punto viene ritirata. Tutta la storia, sinceramente, mi ha un po’ stufato. L’istituzione della commissione permanente di garanzia e controllo fu oggetto di una discussione molto accesa durante il consiglio comunale di luglio (vedi post precedenti), e tutt’oggi non ha ancora trovato soluzione, in quanto una commissione di garanzia non è ancora stata istituita. C’è la necessità di modificare sia lo Statuto che il Regolamento, ma francamente non capisco perché si sia presa la decisione di ritirare la delibera che andava in questo senso.
Si passa alle mozioni. La prima in discussione è quella proposta dalla Cons. Bessone (Lega Nord) riguardante gli scontri in Val Susa del 3 luglio. La mozione chiede la condanna degli atti violenti e esprime solidarietà alle forze dell’ordine. La mozione viene emendata dal PD, che aggiunge, rispetto al testo originale, anche la solidarietà verso i manifestanti pacifici (almeno quello). Sono d’accordo con quanto detto dal Cons. Covato: “mozioni così non si emendano, si bocciano!”. Giustifico il mio voto contrario alla mozione sostenendo che quando manca il confronto istituzionale e le argomentazioni del NO non trovano spazio e non sono rappresentate nelle istituzioni, il conflitto sociale non può far altro che aumentare. La mozione passa così come emendata dal PD. Tutti favorevoli tranne il sottoscritto e i Cons.ri Canal, Covato e Clement.
La seduta viene aggiornata al giorno successivo.
La serata di giovedì inizia con la discussione della mozione sul degrado urbano, presentata dalla Cons.ra Bessone. Il documento chiedeal Sindaco, come stabilito dal decreto sicurezza del 2008, di emettere un’ ordinanza contro “l’accattonaggio molesto e la mendacità invasiva”, più una serie di cose già normate dall’ordinamento dello Stato e da qualche regolamento comunale (come per esempio il divieto di chiedere l’elemosina utilizzando animali, già vietato dal regolamento di Igiene Ambientale e sul benessere degli animali). Il Cons. Covato ritira immediatamente la sua firma da sottoscrittore della mozione, ammettendo palesemente di “aver fatto una sciocchezza”. Più tardi anche il Cons. Chiabrando Riccardo ritirerà la sua firma. La mozione viene bocciata dal Consiglio. Unici voti favorevoli quelli dei Cons.ri Bessone (proponente) Camusso e Puca.
Alle ore 9.45 circa prendo la parola per illustrare la mozione presentata da noi sul TAV. La mozione esprime solidarietà alle Amministrazioni della Valle di Susa che si sono espresse in maniera contraria alla costruzione della nuova linea Torino – Lione. Alla mozione vengono apportati 3 emendamenti: 2 presentati dalla Gruppo Progetto per Pinerolo e uno presentato dal PD.
L’emendamento presentato dal Cons. Andrea Chiabrando era volto a sancire un aspetto importante: eliminare dal testo originale alcune righe in cui si ripudiava la logica di proseguire nella costruzione delle Grandi Opere contro il consenso delle popolazioni locali militarizzando un territorio. Sostiene Chiabrando che se uno Stato arriva ad assumere una decisione democraticamente ha poi dopo anche il diritto di difenderla, con la forza se necessario. Il ragionamento è poco attaccabile dal punto di vista della democrazia, tuttavia non mi vede d’accordo in quanto ribadisco che se uno Stato si vede costretto ad arrivare a questo punto, è evidente che il processo democratico che ha portato all’assunzione della decisione non si è esplicato completamente. Chiabrando è consapevole di ciò, e infatti dichiara che qualora passasse il suo emendamento, che esprime in fin dei conti un ragionamento di carattere generale, lui avrebbe votato la mozione, in quanto consapevole del fatto che l’intera vicenda TAV evidentemente presenta dei problemi che, quanto meno, andrebbero approfonditi. Dello stesso parere i Cons. del suo gruppo.
L’emendamento del PD è a dir poco ridicolo. Di 5 pagine di mozione, ne conserva il primo paragrafo e l’ultimo!! Via tutte le premesse tranne la prima in cui si riportavano i fatti accaduti, e via tutte le richieste tranne quella in cui si impegnava la giunta a favorire l’informazione sul tema. Naturalmente la mozione è stravolta. A questo punto mi arrabbio. Assieme ai Cons.ri Canal e Covato chiediamo al Presidente di sospendere la seduta per decidere se l’emendamento sia ammissibile, in quanto stravolge interamente il documento. Dopo parecchi minuti di discussione, il Cons. Clement convince la maggioranza a ritirare l’emendamento. Si torna in aula e parte il giro di dichiarazioni dei Consiglieri.
Il lungo intervento di Barbero riporta diverse tesi a sostegno del TAV già ampiamente confutate in ogni sede tecnica. Dal bisogno di creare ricchezza in questo sistema che funziona così, perché il PIL deve aumentare, alla decadenza dell’attuale linea storica, al fatto che la TAV è diventata il simbolo di una lotta contro un intero sistema, quindi puramente ideologica. Il Cons. Negro e il Cons. Masciotta sostengono di possedere dati in contrasto con quelli illustrati da me, ma non li citano, ne li tirano fuori.
Si va al voto alle 0.30, dopo quasi 3 ore di discussione.
La mozione come da programma viene largamente bocciata, assieme al’emendamento di Chiabrando, che di conseguenza si astiene sulla delibera. Favorevoli le due Cons. del PD Falzoni e Boni, insieme a Clement, Canal e Covato.